E’ così che dal 1997 incentriamo la filosofia di produzione privilegiando la naturalezza delle uve. Trattamenti tradizionali con rame e zolfo se necessario, potature corte, inerbimento, diradamenti, raccolta manuale in cassette permettono di portare in cantina uve sane che vengono trasformate (massimo entro 15 minuti) con un attento controllo delle temperature lasciando inalterato il frutto nel rispetto delle caratteristiche delle diverse annate.
ETTARI DI PRORIETA’: 10 Ha accorpati, interamente vitati.
ETTARI IN PRODUZIONE: 7 Ha.
PRODUZIONE MEDIA: 500 Ql.. L'azienda non acquista uve.
ALLEVAMENTO: Guyot semplice.
TERRENO: argilloso/sabbioso di origine pliocenica.
ALTIMETRIA: 200-250 mt s.l.m..
VARIETÀ COLTIVATE A BACCA BIANCA: Malvasia, Ortrugo, Marsanne, Trebbiano, Sauvignon, Moscato.
VARIETÀ COLTIVATE A BACCA ROSSA: Barbera, Bonarda, Cabernet Sauvignon.
COLTIVAZIONE: attenendoci al regolamento comunitario, ci limitiamo all’uso di prodotti di sintesi a base di rame e zolfo che, agendo solo sulla parte esterna del frutto non ne rilasciano traccia nel mosto e quindi nel vino. Pratichiamo l’inerbimento che, oltre a diminuire il dilavamento arricchisce naturalmente il terreno di sostanze organiche, migliorando la struttura dei vini.
POTATURA: con la potatura invernale, con la quale provvediamo a lasciare un solo tralcio e quella primaverile, che regola il numero e la disposizione dei singoli grappoli, arriviamo ad ottenere una resa per ceppo ridotta e quindi una maggiore concentrazione negli acini. Inoltre interveniamo con il diradamento laddove la pianta ha spinto troppo nella produzione.
RACCOLTA: dopo la degustazione degli acini e le successive analisi di laboratorio, per confermare l’ottimale grado di maturazione, raccogliamo i grappoli a mano in piccole casse e li trasformiamo ad acino intero entro 15-20 minuti dalla raccolta.
VINIFICAZIONE: con la pressatura soffice degli acini e con l’ottimizzazione delle temperature di fermentazione in vasche di acciaio inox manteniamo profumi freschi e delicati nei vini bianchi. Il mosto di uve rosse, invece, dopo una permanenza sulle vinacce per 4-5 giorni al fine di estrarre solo i tannini più dolci, completa la fermentazione malolattica in vasche d’acciaio o in piccoli caratelli di rovere francese.
vedi sito ufficiale www.cardinalidoc.it
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